Raccoglimento
San Gerardo era continuamente assorto in Dio e bastava anche un semplice incontro (qui con un tacchino) per andare in estasi (Foto Pasquarelli, Raccolta Marrazzo).
Per custodire il gran dono dello spirito d’orazione e per essere anima d’orazione, mezzo necessario è il silenzio e il ritiramento. e questo divoto silenzio e ritiramento conduce ad un profondo raccoglimento del cuore e ad una presenza di Dio vivace e feconda e per conseguenza apporta all’anima la sua perfezione.(Beato Gennaro Sarnelli in Il Cristiano illuminato: Reg. XII, paragr. IV, n. I, pag. 201 – Napoli 1888).
- S. Gerardo conservò sempre un raccoglimento che aveva più del celeste che dell’umano. Riuscì non solo a concentrarsi tutto in Dio, nell’orazione ma a pensare sempre attualmente a Dio, come non temè di affermare, dopo la sua morte, uno dei suoi confessori. Il suo spirito di presenza di Dio era tale che gli si dovè proibire di pensare a Dio, e allora per non disobbedire andava dolcemente esclamando per i corridoi: “O mio Dio, o mio Dio io non vi voglio“.
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
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