CIMITERO DI DESIO. IL SEPPELLIMENTO DEI BIMBI UCCISI CON L’ABORTO.
di Paolo Deotto
questa Croce è stata rimossa, su iniziativa di un
assessore PD. Turbava le coscienze democratiche?
Già dal 17 gennaio
di quest’anno sul “Giornale
di Desio”, Giorgio Celsi, indomito fondatore dell’Associazione “Ora et
Labora in Difesa della Vita” denunciava lo stato di abbandono in cui versa il
settore del cimitero di Desio in cui vengono seppelliti i “feti” ovvero, se
vogliamo avere il coraggio di chiamare le cose col loro nome, i cadaveri dei
bimbi uccisi, in piena e democratica legittimità, col crimine
dell’aborto.
Ora Giorgio Celsi mi
ha inviato questa lettera:
Ieri
6/09/2012 alle ore 14 c'è stato il seppellimento dei bambini abortiti a Desio,
ti allego le foto dove si vedono gli scatoloni dei "RIFIUTI SPECIALI" dove
vengono messi questi bambini dopo gli aborti, buttati in un fosso. Pensate: i
bambini come “rifiuti". Meno male che riusciamo a far venire sempre un sacerdote
per una benedizione ridando così a questi bimbi un po’ di dignità almeno nella
morte. . Abbiamo però constatato che ci hanno tolto una piccola croce e i fiori
che avevamo messo nel campo dove avviene la sepoltura, e questo per ordine di un
Assessore del PD; anche una vecchietta che aveva portato dei fiori ha dovuto
riportarli a casa, altrimenti li avrebbero buttati. Su questa storia però noi
andremo a fondo e Martedì 11 uscirà un articolo sul giornale di Desio, e si
interesserà anche Monsignor Burlon del decanato di Desio, perché dove la croce
tocca feconda e se permettiamo che la tolgano dappertutto, non possiamo poi
lamentarci che il Signore non risponda alle nostre chiamate.
Sono foto
dure, ma "la verità non fa sconti" ed è triste pensare che nei rifiuti speciali
finisca il nostro futuro e quello dei nostri figli!
Speriamo
almeno che il Signore ci perdoni per tutto il male che abbiamo fatto a questi
nostri fratellini più piccoli e indifesi e converta i nostri
cuori.
C'è poco da
aggiungere alle parole così chiare dell’amico Giorgio Celsi, che ringraziamo per
la sua incessante opera di testimonianza a difesa della vita.
Mentre a Roma
stralunati clown discutono di politiche economiche, di alleanze elettorali, di
matrimoni tra invertiti, in Italia, nell’Italia vera e reale di ogni giorno, si
muore così, ammazzati dopo essere stati estratti dal luogo che più d’ogni altro
dovrebbe essere sinonimo di sicurezza e di amore, il seno materno.
Poi, dopo
l’omicidio, il vilipendio: seppelliti tra i “rifiuti sanitari speciali”. Un
solerte assessore PD (che ne dice, signora cattolica Rosy Bindi?) provvede anche
a far togliere la Croce. La Croce! Ma siamo matti? Magari ricorderebbe troppe
cose… meglio farla sparire. Meglio sarebbe se sparisse quell’assessore così
zelante nell’operare per il male.
Come può sperare di
rinascere un Paese finchè dura un tale obbrobrio?
dentro quegli
scatoloni bianchi per "rifiuti sanitari speciali" ci sono i resti dei bimbi ai
quali una legge infame e l'appannamento della morale hanno impedito di nascere.
Assassinati legalmente.
La benedizione
dopo la strage degli innocenti. Poi la ruspa verrà a coprire tutto, ma non potrà
coprire il crimine abominevole commesso.
http://www.riscossacristiana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1805:cimitero-di-desio-il-seppellimento-dei-bimbi-uccisi-con-laborto-un-solerte-assessore-fa-rimuovere-la-croce-una-lettera-da-giorgio-celsi-di-paolo-deotto&catid=52:-a-cura-di-piero-vassallo&Itemid=123
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