PADRE PIO - DIALOGHI CON MARIA
MADRE MIA, MARIA
Madre di misericordia, abbi pietà di me! Dovreste intendere, Madre mia cara, che se lo feci, lo feci unicamente per ubbidire! « Non ti impensierire che gli altri pensano sul tuo conto tante stranezze, noi abbiamo preso a difenderti; fin'ora se l'hanno presa con te, adesso se la devono intendere con noi».
Epistolario 1,361-362
VERGINE IMMACOLATA
Santissima Vergine immacolata e Madre mia Maria, a te che sei la madre del mio Signore, la regina del mondo, l'avvocata, la speranza, il rifugio dei peccatori, ricorro oggi, io che sono il più miserabile di tutti. Ti venero, o gran Regina, e ti ringrazio di quante grazie mi hai fatto finora, specialmente di avermi liberato dall'inferno, tante volte da me meritato. Io ti amo, Signora amabilissima, e per l'amore che ti porto, prometto di volerti sempre servire e di fare quanto posso acciocché tu sii amata anche dagli altri. Io ripongo in te tutte le mie speranze, tutta la mia salute. Accettami per tuo servo e accoglimi sotto il tuo manto, o Madre di misericordia. E giacché sei così potente con Dio, tu liberami da tutte le tentazioni; oppure ottienimi forza di vincerle sino alla morte. A te domando il vero amore a Gesù Cristo. Da te spero di fare una buona morte. Madre mia, per l'amore che porti a Dio, ti prego di aiutarmi sempre, ma più nell'ultimo punto della mia vita. Non mi lasciare fintanto che non mi vedrai già salvo in cielo a benedirti e a cantare le tue misericordie per tutta l'eternità! Amen.
TI SUPPLICO, MADRE MIA
O celeste Tesoriera di tutte le grazie, madre di Dio e madre mia Maria, poiché sei la figlia primogenita dell'eterno Padre e tieni in mano la sua onnipotenza, muoviti a pietà dell'anima mia e concedimi la grazia di cui fervidamente ti supplico... Ave Maria...
O misericordiosa Dispensatrice delle grazie divine, Maria santissima, tu che sei la Madre dell'eterno Verbo incarnato, il quale ti ha coronata della sua immensa sapienza, considera la grandezza del mio dolore e concedimi la grazia di cui ho tanto bisogno... Ave Maria...
O amorosissima Dispensatrice delle grazie divine, immacolata Sposa dell'eterno Spirito santo, Maria santissima, tu che da lui hai ricevuto un cuore che si muove a pietà delle umane sventure e non può resistere senza consolare chi soffre muoviti a pietà dell'anima mia e concedimi la grazia che io aspetto con piena fiducia nella tua immensa bontà... Ave Maria...
Sì, o Madre mia, Tesoriera di tutte le grazie, Rifugio dei poveri peccatori, Consolatrice degli afflitti, Speranza di chi dispera e Aiuto potentissimo dei cristiani, io ripongo in te ogni mia fiducia e sono sicuro che mi otterrai da Gesù la grazia che tanto desidero, qualora sia per il bene dell'anima mia. Salve Regina...
TI SALUTO, MARIA
Ti saluto, o Maria, figlia diletta dell'eterno Padre. Ti saluto, o Maria vergine Madre del Figlio di Dio. Ti saluto, o Maria, Sposa immacolata dello Spirito santo. Ti saluto, o Maria, tempio vivo della santissima Trinità. Ti saluto, o Maria, concepita senza alcuna macchia di peccato, tutta pura e tutta santa. Ti saluto, o Maria, Vergine purissima prima del parto, nel parto, dopo il parto. Ti saluto, o Maria, Madre addolorata, Regina dei martiri, cuore dei cuori che penano. Ti saluto, o Maria, Stella del nostro cammino, Fonte della nostra speranza, Sorgente purissima di gioia, Porta del paradiso. Ti saluto, o Maria, Consolatrice degli afflitti, Madre del bello e casto amore delle anime vergini, Porto sereno di pace. Ti saluto, o Maria, Mediatrice potentissima e pia di tutte le grazie, Aurora sospirata del giorno eterno, Preludio soavissimo sulla terra della meravigliosa armonia dei cieli.Ti saluto, o Maria, Regina degli angeli e dei santi, Regina nostra, sovrana Patrona dell'Ordine serafico. Ti saluto, o Maria, Rifugio dei peccatori, Madre dolcissima. Ti amo assai assai, o Mamma bella, o Mamma mia, conservami puro. Portami a Gesù. Salve, o Maria.
QUESTA CREATURA
«Affido a te questa creatura. E’ una pietra preziosa allo stato grezzo: lavorala, levigala, rendila più lucente possibile perché un giorno voglio adornarmene. Non dubitare, sarà lei che verrà da te, ma prima la incontrerai in S. Pietro». Epistolario 4,1029
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