GIORNO DELLA MEMORIA: la tazzina di Sylva e i custodi della memoria


“Erano ricchi e poveri, uomini e donne,
sani e malati.
C’erano bambini fra noi, molti,
e c’erano vecchi alle soglie della morte,
ma tutti siamo stati caricati
come merci sui vagoni,
e la nostra sorte,
la sorte di chi varcava i cancelli di Auschwitz,
è stata la stessa per tutti”

di Primo Michele Levi:

deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato
al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò al compito di raccontare
le atrocità viste o subite. Il suo romanzo più famoso, che è anche la sua opera d'esordio,
Se questo è un uomo, racconta le sue terribili esperienze nel campo di sterminio nazista,
ed è considerato un classico della letteratura mondiale, inserendosi nel filone
della memorialistica autobiografica e nel cosiddetto neorealismo.

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