"Silenzio alla presenza del Signore Dio."

Lam.3,26: " E' bene per l'uomo attendere in silenzio la salvezza". Sof.1,7: "Silenzio alla presenza del Signore Dio." Questo silenzio alla presenza del Signore, in pratica diventa saper tacere con umiltà vera davanti ai nostri fratelli. E' un silenzio che deve porre un freno ai propri impulsi, alle proprie idee, all'amore di sé, all'orgoglio, alla presunzione. Un silenzio che si vive col non essere ribelli, diffidenti, col non mormorare, non giudicare, non difendersi, non darsi ragione, ma riconoscersi poveri e attendere la salvezza da un Dio che si è fatto Povero. Quando l'"io" parla, Dio tace; perché quando l'"io" parla non sa più ascoltare, ma si mette in dialogo col maligno, e si lascia pervertire l'orecchio dalle sue menzogne. Non inganniamoci con falsi silenzi: il silenzio vero è, prima di tutto, quello che fa tacere noi stessi. Se non facciamo tacere l'"io" possiamo andare anc...