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Visualizzazione dei post da maggio 1, 2012

SUPPLICA A SAN GIUSEPPE

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 SUPPLICA A SAN GIUSEPPE   (Da recitarsi ogni anno il 19 Marzo ed il 1° Maggio) Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. O amabile e glorioso S. Giuseppe, dolce custode del Figlio di Dio e sposo verginale dell'Immacolata, fiore dei vergini e delizia degli Angeli, in questo giorno a te particolarmente solenne noi ci uniamo alla Vergine Santa per ringraziare il Signore degli immensi tesori concessi all'anima tua privilegiata: "Non solo sei patriarca, ma principe dei patriarchi; più che confessore; in te sono racchiuse la dignità dei vescovi, la generosità dei martiri e le virtù di tutti gli altri Santi. Più perfetto degli Angeli nella verginità, eminentissimo in sapienza, compitissimo in ogni sorta di perfezione". O caro Santo, tra i grandi il più grande, lascia che il nostro cuore esprima a te tutte le lodi più belle e tutte le aspirazioni più sante.  E per darti un segno del nostro tenerissimo affetto ti offriamo oggi il nostro c

Beata te che hai creduto

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  Beata te che hai creduto  ...Non è facile credere! Non è cosi, Maria? Non è cosi anche per te? Non c'è fatica più grande sulla terra della fatica di credere, sperare, amare: tu lo sai. Aveva ragione tua cugina Elisabetta a dirti: «Beata te che hai creduto!» Si, Maria, beata te che hai creduto. Beata te che mi aiuti a credere, beata te che hai avuto la forza di accettare tutto il mistero della Natività e di avere avuto il coraggio di prestare il tuo corpo ad un simile avvenimento che non ha limiti nella sua grandiosità e nella sua inverosimile piccolezza. Nell'incarnazione gli estremi si sono toccati e l'infinitamente lontano si è fatto l'infinitamente vicino, e l'infinitamente potente si è fatto l'infinitamente povero. Maria, capisci cosa hai fatto? Sei riuscita a star ferma sotto il peso di un mistero senza confini. Sei riuscita a non tremare davanti alla luce dell'Eterno che cercava il tuo ventre come casa per riscaldarsi. Sei riuscita a non mori

1 MAGGIO - MARIA SANTISSIMA DONO DEL SANGUE DI CRISTO

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«Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole?». Ct. 6,10 Come l'aurora è quel momento stupendo che precede immediatamente lo spuntare del sole, così Maria è giustamente chiamata l'Aurora della Salvezza, perché lo splendore della sua nascita esprime quel momento meraviglioso che annuncia l'avvento della «vera luce che illumina ogni uomo». Ella stessa è il dono più grande, scaturito dalla Redenzione. Dice Paolo VI: «Dio tutto compie secondo un disegno di amore: Egli creò Maria per Se stesso e l'amò anche per noi; la donò a Se stesso e la donò anche a noi». Dio creatore di tutte le cose per mezzo del Verbo, nello stesso momento che condanna l'uomo, che ha prevaricato col peccato, lo conforta con la promessa di liberazione. Lo stesso Verbo suo si incarnerà nel seno della Vergine e darà il suo Sangue immolandosi sulla croce. Il Verbo è l'Agnello immolato fin dalla creazione del mondo e la salvezza scaturirà dal suo Sangue