LETTERA A "DIO"



Oggi il sole è soavemente caldo, ed il vento respira contento;
la"Tua"grazia s'avverte impattante, da chi come me,
ascolta col cuore ed osserva ogni cosa col filtro dei "Tuoi"angeli.

Sento, guardo, leggo e piango, nello scorgere con quanto amore m'indichi la via;
apprendo, discerno, canto e rido, perché l'hai concesso anche a me.

Scrivo già senza inquietudine, l'ansia è leggenda, ed i due anelli ancora ai polsi,
mi fanno distinguere che santo non sono,
ma soltanto una creatura che contiene qualcosa di divino.

Penso alla"Tua"fede in me e mi dimentico delle mie ambizioni,
di che cosa desideravo nei miei silenzi da bambino,
della paura del buio e di sprofondare nel nulla.

Comprendo la "Tua"speranza riposta nella mia volontà
e le mie mani s'accomodano nel compiere il segno della croce e poi giunte,
perché la realtà eterna è nella genuflessione.

Edifico la "Tua"carità,
come moneta che giustifica, la"Tua" verità,
quale sola soddisfacente alternativa ed il "Tuo" esistere,
l'unico abbraccio per vivere l'infinito.

Lode a te o "Dio" mio.
Lode a te o mio "Creatore".


Ciro Scognamiglio

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