CREDO LA VITA ETERNA
Capitolo VI
Le ultime realtà della vita umana: I NOVISSIMI
Quando ti poni davanti alla tua morte, tu ti guardi come in uno specchio, senza più possibilità di errori o di equivoci. Tutte le maschere, che ti sei costruito per nasconderti, cadono. La tua vita ti appare sotto la LUCE della VERITÀ SUPREMA e DEFINITIVA. Non puoi più eludere la scelta... che si carica di tutta l'Eternità.
Per progredire nella VITA SPIRITUALE, l'uomo deve elevare spesso la sua mente alle REALTÀ DECISIVE della sua esistenza terrena, i NOVISSIMI: la morte, il giudizio di Dio, l'inferno, il paradiso, per orientare costantemente la sua vita verso il SOMMO BENE, DIO UNO TRINO, che lo attende, per donarsi a Lui senza fine.
È vero: "per entrare nel Regno di Dio è necessario attraversare molte tribolazioni" (At. 14, 22). L'ultima, la più dolorosa e straziante, è la morte.
Ma chi si è posto alla sequela di Cristo, vede la propria morte proiettata sempre più nella morte redentrice del suo Maestro e Salvatore.
Egli, avendo assunto su di sé tutti i peccati dell'umanità, si assume anche, nella radicale obbedienza al Padre, la nostra morte, che ne è l'effetto più eclatante. Così, Gesù redime anche la morte, trasformandola, con la sua Resurrezione, in un passaggio alla VITA ETERNA.
L'anima, che ha percorso ormai tutte le tappe del Cammino Spirituale, teme sì il giudizio di Dio, che segue alla morte, perché ha preso sempre più coscienza delle proprie colpe. Ma non vive nell'angoscia e nella paura, perché ha scoperto che "abbiamo un Avvocato presso il Padre, Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati" (I Gv. 2,1-2). Offre continuamente al Padre il prezzo del suo sangue preziosissimo come riscatto per la nostra purificazione e per la nostra salvezza. Quello stesso Gesù, che ha patito la croce per tutti gli uomini peccatori, l'anima lo sente sempre accanto a sé che la guida, la precede, la conforta, l'accompagna.
È Lui che invita tutti, con parole dolci e incoraggianti, a perseverare nella fede fino alla fine, assicurando come eredità il suo Regno di Amore, che si trasforma in Beatitudine eterna.
"Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in Me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vada a prepararvi un posto... poi ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono Io" (Gv. 14,1-3).
Giunti ormai verso la conclusione di questo breve Trattato sulla VITA SPIRITUALE, vogliamo riportare un Testamento anonimo, alquanto significativo. Lo ricopiamo così come lo abbiamo trovato. Ci sembra che esso rispecchi pienamente lo stato dell'anima che, guidata dallo Spirito Santo, ha percorso le varie tappe del Cammino e, giunta ormai al traguardo, contempla, con viva attesa, lo Sposo amato.
TESTAMENTO
"A TE, che ascolti la preghiera, VIENE ogni mortale ". (Sal. 64,3).
Anch'io STO PER VENIRE …
Morirò con le mani aperte, in un atto di supremo e totale abbandono a Te, DIO-TRINITA '. Ti benedirò per tutto l'Amore con cui le hai colmate queste mie piccole mani, durante il breve ma intenso, stupendo, ma insieme drammatico PASSAGGIO sulla scena di questo mondo. Le mie labbra, allora, grideranno a Te, che sei stato il SOLE e la BUSSOLA della mia vita, le PAROLE DEFINITIVE, "cavate" dalle radici del mio cuore: "SIGNORE, HAI VINTO!"… Ecco, io Ti consegno tutto il mio essere nell'atto estremo di povertà radicale che mi distacca per sempre dal mondo presente… Dal nulla mi hai tratto. Io non sono che cenere e polvere, ravvivata dal Soffio Vivificante del tuo SPIRITO CREATORE. Eppure, tra le creature, Tu mi hai "fatto " come il tuo "interlocutore privilegiato" (cfr. Sal. 8), creandomi PERSONA, TUA IMMAGINE e SOMIGLIANZA VIVENTE, per essere da te amato, ma anche per poterti ri-amare.
Prossimo a comparire davanti a Te per il giudizio inappellabile, guardando a ritroso la mia vita, vi scorgo tutte le mie insufficienze, le mie debolezze, le mie colpe. E qui la mia voce si fa tremante e diventa supplica accorata: "Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a Te è giusto" (Sal. 142,2)…
"Se Tu guardi le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?" (Sal. 129,3)…
Tu stesso, però, mi inviti poi ad aggiungere: "Ma presso di Te è il perdono" (Sal. 129, 4). Appoggiandomi perciò, con una fiducia senza riserve, sulla Tua MISERICORDIA, Ti imploro: "Ricordati, Signore, del Tuo Amore, della Tua Fedeltà che è da sempre" ( Sal. 24,6).
Io so che posso contare su di Te, perché hai intessuto la mia vita del tuo AMORE TRASFIGURANTE, che ha colmato di GRAZIA e di MISERICORDIA tutte le mie deficienze.
Tu mi hai amato dall'eternità con Amore di PADRE nel tuo dilettissimo FIGLIO GESÙ CRISTO, che mi hai donato come FRATELLO e SALVATORE.
• IN LUI "mi hai benedetto con ogni benedizione spirituale";
• IN LUI mi hai predestinato ad essere tuo figlio;
• IN LUI, INCARNATO, IMMOLATO, RISORTO, mi hai liberato dal Maligno, trasferendomi nell'ineffabile intimità della Tua FAMIGLIA DIVINA: PA-DRE-FIGLIO-SPIRITO SANTO. (cfr. Ef.1,3 ss.). Per questo, sono e sarò sempre in debito di GRATITUDINE con Te; debito che non potrò mai estinguere. Tu con me sei sempre "in perdita ". Eppure continui, "ostinato" nell'Amore, a colmare l'Abisso che ci separa, con la tua MISERICORDIA e la Tua BENEVOLENZA senza limiti. Davanti a questo MISTERO di CONDISCENDENZA INFINITA, con cui Tu mi avvolgi e mi penetri tutto, io "piccolo granello di terra", ma PLASMATO dalle Tue Mani, mi smarrisco ... entro in un pianto muto, fatto di "gemiti inesprimibili" (Rom. 8,26)...
Sotto l'Azione Potente del Tuo SPIRITO, che mi "trasfigura dentro", mi sento intimamente unito al tuo CRISTO, il VERBO della VITA. Le dolci Parole che Tu rivolgi a LUI, le sento sussurrare anche nel mio cuore: "Tu sei Mio FIGLIO; OGGI Io ti ho generato" (Ebr. 1,5). Perciò, mentre Ti consegno la mia vita, che Tu hai creato e redento, Ti canto il MIO MAGNIFICAT, che vuole estendersi per tutta l'Eternità: "Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo Santo Nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici". (Sal. 102,1-2).
Lascia dunque che io come figlio mi abbandoni tra le tue braccia di PADRE, supplicandoti, sempre PER GRAZIA: Immergimi ora nel circuito beatificante del Tuo
Amore Trinitario, perchè io viva perennemente unito a Te, in un 'estasi che sarà senza fine, in cui "canterò in eterno le Meraviglie del Tuo Amore (sal. 88,2).
Mi congedo da questo "magnifico pianeta del colore e del Sole" (G. Papini), dove spesso però le "apperenze" traggono l'uomo in inganno, con un ATTO SUPREMO di FEDE IN TE, DIO—TRINITA ', che nell'AMORE TUTTO VINCI :
"NON MORIRO', RESTERO' IN VITA E ANNUN-ZIERO' LE OPERE DEL SIGNORE" (Sal. 117,17).
Una verità rifulge in tutto questo trattato sulla Spiritualità: la vita umana non è un cammino verso la morte ma, grazie a Cristo Crocifisso e Risorto per noi, grazie alla sua Pasqua, è divenuta, nella FEDE, un Cammino di TRASFIGURAZIONE, che trasforma la morte in VITA ETERNA. "Io sono la RISURREZIONE e la VITA; chi crede in Me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in Me NON MORRA ' IN ETERNO" (Gv. 11,25-26).
Un grande scrittore spagnolo, Miguel De Unamuno, esprime molto efficacemente il Mistero Pasquale, EVENTO CENTRALE e CULMINANTE di tutta la Storia, in queste poche e lapidarie parole: "SENZA DI TE, O CRISTO, NOI NASCIAMO PER MORIRE. CON TE, O CRISTO, NOI MORIAMO PER VIVERE".
Con il Mistero della sua Pasqua, Gesù, ha cambiato radicalmente la storia umana: da storia di peccato, di tristezza, di disperazione, di morte, in storia di Liberazione, di Gioia, di Speranza, di Vita. Egli, donandoci nella Pentecoste lo Spirito Consolatore, non soltanto ha reso possibile, ma affascinante il Cammino Spirituale verso la santità.
Ogni persona che persevera veramente nella Fede, con il passare degli anni, sente sempre più vivo il desiderio di essere santa. Questo desiderio si chiama "Nostalgia di Dio ". È il coronamento della Vita Spirituale, che prepara l’ESTASI ETERNA CON LUI NELLA GLORIA.
Se un pò di questa "Nostalgia" - che ricorda sempre da Chi proveniamo e verso Chi stiamo tornando - viene suscitata anche in te, che leggi questo libretto, la fatica dell'Autore non è stata vana.
me "de vita spirituali" exigui
FINIS OPERIS,
NUMQUAM VIATORI FINIS
QUAERENDI DEUM!
Tradotto dalla lingua latina in maniera libera nella lettera, ma fedele nello spirito:
QUI HA FINE UN BREVE TRATTATO SULLA
VITA SPIRITUALE, MA MAI HA FINE PER L'ANIMA, FINCHÉ È PELLEGRINA IN QUESTO MONDO, LA RICERCA DI DIO.
"Quanta sete nel mio cuore,
solo in Dio si spegnerà;
quanta attesa di salvezza,
solo in Dio si sazierà".
AMEN
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