MESE DEL SACRO CUORE- Dagli scritti di S. MARGHERITA M. ALACOQUE

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IMPRIMI POTEST
P. JOSEPHUS FILOGRASSI S. J
Preap. Prov. Rom.
Romae, die 2 ottob. 1927
IMPRIMATUR
+ANTONIUS M. JANNOTTA
Episcopus Sorae, Aquini et Pontiscurvi
Sorae, 20 oct. 1927

GIORNO PRECEDENTE (AL 1° GIUGNO)

I. La Santa riceve da Gesù Cristo l'in­carico d'insegnarci ad amare l'adorabile suo Cuore.

- Nostro Signore fece un giorno a lei udire queste parole: « Io voglio che tu mi serva di strumento per attirare i cuori all'amor mio. - Non posso intendere, o mio Dio, come si possa ciò fare, ella ri­spose. Ed egli: Per la mia onnipotenza, la quale ha fatto il tutto dal nulla. Non di­menticarti, mai del tuo niente, e come tu sei la vittima del mio Cuore e devi essere però sempre disposta ad immolarti per la vitrità. Laonde il mio amore non rimarrà oziosa in te, ma sempre faratti operare o patire; senza pretensione di ascriverne la minima parte a tuo conto; di quel modo che il lavoro punto non appartiene allo Strumento onde l'artefice si servì per compierlo. Ma in cambio tu possederai, secondo ti ho già promesso, i tesori del mio Cuore, con facoltà di usarne a tuo grado in favore delle anime ben disposte. Tu non devi punto appropriarti queste grazie, nè con riserva, distribuirle agli altri; poichè a me piacque servirmi del tuo cuore, come di canale per diffonderle giusta i miei disegni nelle ani­me, molte delle quali saranno per tal ma­niera ritratte dall' abisso di perdizione, conte io ti farò vedere in appresso ».
Delle quali grazie risovvenendosi la Beata, scriveva: « Quando il Signore mi im­pegnò in modo speciale all'amore del suo sacro Cuore, mi mostrò insieme quanto avrei da soffrire per questo amore, e come le grazie apparecchiatemi non erano tanto per me, quanto per coloro ch'egli a me­ menerebbe, ai quali io dovrei semplicemente rispondere ciò ch'egli mi porrebbe in mente; mentre egli vi applicherebbe l'unzione della sua grazia, con che attirar molti cuori al­l'amor suo ».

II. Mirabile contrasto fra Gesù e la sua, Sposa.

- Ci volle l'autorità divina per indurre la Beata ad accettare il sublime ufficio impostole. « Ohimè, Dio mio, escla­mava ella, io sento la mia fiacchezza, temo di tradirvi e di veder troppo male in sicuro i vostri doni presso di me. Oh l’unico amor mio, perchè non mi lasciate voi nella vita comune alle Figlie della Visitazione? Mi avete forse menata in questo luogo a per­derrni? Tali preziose grazie concedete a quelle anime elette che vi corrisponderanno, glorificando voi assai meglio; mentre io non faccio che resistervi. Per me non vo­glio altro che la vostra croce e il vostro amore: tanto mi basta per esser buona re­ligiosa, ciò che io solo desidero ». Ma il divino, Signore le rispose: « Com­battiamo, figliuola mia; io ne sono conten­to; ma vedremo poi di chi sarà la vittoria, se del Creatore o della creatura, della forza o della debolezza, della onnipotenza o della impotenza ». Le quali parole, dice la Beata, mi posero in gran confusione; quindi egli soggiunse: « Sappi che io non mi tengo punto offeso da tutti questi contrasti ed opposizioni che tu mi fai per obbedienza; ma voglio che tu apprenda come io sono il padrone assoluto de' miei doni e delle mie creature, nè cosa può al mondo impe­dirmi di compiere i miei disegni ». Altre volte il Signore le disse ancora: « Io regnerò malgrado de' miei nemici, e verrò a termine del disegno a cui ti ho scelta, per quanti facciano sforzi gli oppo­sitori. Passeranno il cielo e la terra; ma le mie parole non rimarranno senza effetto». Quindi la Beata coll'ordinaria sua fiducia: «O Salvator mio amabilissimo, quando dunque verrà questo felice momento! Intanto affido a voi la cura di difendere la vostra causa, mentre io patirò in silenzio ».

III. Preghiera al sacro Cuore, per in­tercessione di Maria.

- O santissima, amabilissima e gloriosissima Vergine Madre di Dio, Madre nostra diletta, signora ed avvocata, eccoci di comune accordo pro­strati ai vostri piedi per rinnovare il voto di nostra fedele servitù inverso di Voi, e per supplicarvi che ci offeriate come cosa vostra, ci dedichiate, consacriate; immoliate al Cuore adorabile di Gesù; noi con quanto siamo, con quanto faremo, con quanto patiremo senza veruna riserva; perchè non vogliamo avere altra libertà fuori di amar lui, altra gloria fuori di appartenere a lui quali schiavi e vittime del puro, amor suo!

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