18- GIORNO- MESE DEL SACRO CUORE- Dagli scritti di S. MARGHERITA M. ALACOQUE

confide1

GIORNO XVIII.

I. Il figliuolo di amore nel Cuor di Gesù.

- Poiché nostro Signore ti ha ri­generato sulla croce con tanti dolori, che ne va tutto coperto di piaghe e di sangue per guarir quelle da te fatte all'anima tua, altro non desidera maggiormente che di metterti in possesso del suo regno e di farti riposare sopra il suo seno come un figlio diletto abbandonato interamente alle sol­lecitudini dell'adorabile sua Provvidenza, che lo prende in cura, nè lascia mancare a lui nulla, nè lo lascerà perire, poicllè egli è onnipotente. Abbandonati dunque piena­mente alle amorose sue cure, e dà a lui tutto il tuo cuore. Questo egli ti dimanda per conformare la tua vita alla sua croci­fissa, prendendo lui per esemplare di tutte le tue azioni, unendo tutti i tuoi passi ai suoi, a fine di non camminar più che nella via del suo santo amore.

« Non dobbiamo temer di niente fra le sacre sue braccia, purché diffidando di noi ci ripromettiamo tutto da lui. Poiché il sa­cro Cuore ci ama, che abbiamo a temere, fuorché di non rendergli l'amore che egli vuole da noi, il quale consiste, se non m'in­ganno, in questo perfetto abbandono o di­menticanza di noi stessi? Non si può amare senza patire, ed egli ce lo ha bene dimo­strato in croce, dove si è consumato per amor nostro; ed ancora lo fa ogni dì nel santissimo Sacramento dell'altare, in cui brama con tanto ardore di vederci confor­mare la nostra vita colla sua, la quale tutta è nascosta ed annientata agli occhi delle creature. E poiché l'amore conforma tra loro gli amanti, se noi amiamo, formiamo la vita nostra sul modello della sua.

« Amate e fate quel che volete; perché chi ha 1' amore ha tutto. Fate tutto per a­more e per 1' amore; perché l'amore dà il suo pregio a tutto. L' amore non vuole pun­to dei cuori a metà; o tutto o niente. L'a­more vi renderà tutto facile. Rendete dun­que amor per amore, e non dimenticate mai Quello cui 1' amore ha fatto morire per noi. Voi non l'amerete se non in quanto saprete patire in silenzio e preferir lui alla creatura, ed al tempo 1' eternità.

« Siamo dunque tutti del Diletto delle anime nostre per sempre. Doniamo a lui tutto il nostro cuore, il nostro amore, le nostre affezioni, inclinazioni e tenerezze. Non ci bisognano più ansiose affezioni per creatura veruna nè per noi, ma tutto pel sacro Cuore ».

II. Avvisi sull'amorosa confidenza verso nostro Signore.

- « Io son ben contenta che il Signore ci inviti ad abban­donarci tutti a lui. Pigliamo dunque, per noi queste parole: Se voi non vi fate come un fanciullo, non entrerete nel regno dei cieli. - Credo io che ciò consista in renderci piccoli colla vera umiltà di cuore e sempli­cità di spirito, ricevendo di buon animo e come provenienti dalla mano del buon Pa­dre celeste le umiliazioni e le contradizioni che ci capiteranno, senza badare alle cause seconde; ma riguardiamo unicamente il suo Cuore amoroso il quale non permetterà giammai all'adorabile sua mano di nulla eseguire a nostro riguardo, ché non torni a sua gloria ed a nostra santificazione. Come egli ci ama, così ci fornirà sovente occa­sioni di crocifiggerci, sia per mezzo delle creature sia per mezzo nostro ancora; ma comunque sia, non vi opponiamo che il nostro silenzio e la nostra sommessione, dicendo: Lo ha fatto il mio Padre celeste, e mi basta. Gittiamoci con filiale confidenza nelle sue braccia, cui l'amore ha fatto stendere sulla croce per accoglierci e diciamo spes­so: Dio mio, voi siete mio Padre; abbia­temi pietà secondo la grandezza delle vo­stre misericordie. Io mi abbandono a voi, non mi rigettate, che io so, non potere il figliuolo perire tra le braccia di un padre onnipotente. Altre volte mirando alla sua bontà ed al suo amore ditegli: mio buon Padre, rendetemi degno di compiere la vostra santa volontà, poichè io son tutto vostro.

« Ah chi potesse bene comprendere 1' ardente carità, del Signore a riguardo no­stro, chiaro vedrebbe: come tutte le sue permissioni e disposizioni non sono che amore! Egli vuole che noi gli facciamo del pari sacrificio del nostro amor proprio e della nostra volontà alle occasioni ch' e­gli ce ne darà, rompendolo, contrariandolo fino a distruggerlo ed annientarlo del tutto per far regnare quello del divin Cuore in noi. Qui sta tutta la nostra pace, di cui non potremo appieno godere senza quel sacrificio fatto in ogni cosa che da noi di­pende.

« Il Cuore di Gesù domanda solo la nostra fiducia nella sua bontà per farci pro­vare la soavità e la forza dei suo aiuto nei nostri bisogni, ma sempre a misura della nostra confidenza. Andate dunque alla semplice con nostro Signore; egli non vi perderà, mentre vi ama; confidate in lui, dimenticando e spregiando voi; contentatevi di amarlo e lasciarlo fare ciò basta ».

III. Gesù Bambino presentato qual Esemplare alla Santa.

- Essa ci rac­conta un'apparizione della Vergine bene­detta in questo modo: « La mia santa Li­beratrice mi onorò di una sua visita, te­nendosi nelle braccia il suo divin Figliuolo, cui pose nelle mie dicendo: Ecco chi viene ad insegnarti ciò che tu devi fare. - Io me ne sentii compresa da vivissima gioia e spinta da gran desiderio di molto acca­rezzarlo, ciò ch'egli mi lasciò fare quanto volli, proprio fino ad esserne sazia, ed allora mi disse: Se tu ora contenta? Ti serva questo per sempre; poichè io ti vo­glio abbandonata in mio potere come hai veduto fare a me; e sia che io ti accarezzi, ti affligga; altri movimenti non devi ave­re fuor di quelli che io ti darò...

Forse la memoria di questa soavissima grazia fece poi dire a lei: « Io voglio vi­vere come un bambolo senza pensieri en­tro il Cuore del mio buon Padre, lasciando a lui fare e disporre di me secondo il suo beneplacito, senz'altro pensiero di me che di abbandonarmi pienamente a lui ed all' a­morosa sua provvidenza, lasciandomi con­durre in tutto colla semplicità d' un bam­bino, altra mira non avendo nè desiderio, in tutto quello che farò, se non di conten­tare Gesù Cristo.

« Io non ho più niente a vedere di me, nè di tutto quello che al mio Sovrano pia­cerà di fare di me ed in me; avendo egli dato a conoscere come non mi negherà mai le sue cure, fuor quando mi v'immi­schierò io, il che ho sperimentato sovente per le mie infedeltà, donde scorgeva 1' an­dare a rovescio de' miei desiderii; ma ora non ne sento più altri che il dettomi da lui tante volte: Lasciami fare. Il sacro Cuo­re del Signor nostro Gesù farà tutto per me se io lo lascio fare; egli vorrà, egli amerà, egli desidererà per me, e supplirà a tutti i miei difetti ».

IV. Elevazione verso il Cuore di Gesù.

Attraete a voi, o Gesù unico amor mio, ve ne scongiuro, tutti i mieí pensieri, e ritraete il mio cuore da tutto quanto è sotto il cielo colla forza del vostro amore, più ardente del fuoco e dolce del mele. Fate che io muoia di amore del vostro amore, come voi siete morto di amore del mio amore. Ah Signore, ferite talmente questo cuor io che è tutto vostro e tra­passatelo sì fortemente da ogni parte, che esso non possa contener più niente di ter­restre e di umano.

O Cuore di Gesù, io languisco per desiderio di esser a voi unita, di possedervi e d' inabissarmi in voi, per non vivere più che di voi, il quale siete mia dimora per sempre. In voi, o Cuore tutto amabile, voglio io amare; operare e patire. Distruggete dunque in me tutto quello che ovvi di mio, ed invece mettetevi del vostro, e trasfor­matemi talmente in Voi­.

- O Cuore dolcissimo, o Cuore sacra­tissimà, di cui l'eterno godimento sarà: senza disgusto, ma solo giocondissima ri­compensa dei beati, deh quanto siete desi­derabile, quanto siete amabile!

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