21- GIORNO- MESE DEL SACRO CUORE- Dagli scritti di S. MARGHERITA M. ALACOQUE

CuoreEuc

GIORNO XXI.

I. Invito all'amore del Cuor di Gesú nostro amico nell' Eucarestia:

- Avrebbe pur voluto la Santa eccitare tutte le anime a conoscere e gustare il dono che il Signor nostro ci fa del proprio Cuore nel suo Sa­cramento. « Entrate, diceva, in questo sacro Cuore, come invitati aduna festa di amore dal vostro unico e perfetto Amico, che vuole inebriarvi del vino delizioso del suo puro amore, che solo pub addolcire tutte le vostre amarezze, disgustandovi di tutte le falsi delizie della terra, per non pigliare altro piacere se non nel Cuore di questo diletto Amico, che vi dice amorosamente Tutto ciò che è mio è anche tuo; le mie piaghe, il mio sangue, i, miei dolori sono tuoi; 1' amore mio rende i nostri beni co­muni; lasciami dunque possedere tutto il tuo cuore, e io riscalderò le, tue freddezze e animerò i tuoi languori, che ti rendono sì fiacco in servirmi e sì languido in amarmi.

« Gesù Cristo è il solo vero Amico dei nostri cuori, i quali non sono fatti che per lui solo; così non possono trovar riposo nè gioia nè pienezzaq-se non in lui.

Egli ha preso sopra di sè il carico dei nostri peccati, dandosi per noi malle­vadore appo 1' eterno suo Padre, il quale mirandolo sotto questa forma- di peccatore, lo ila immolato a tutti i rigori della sua giustizia divina, sebbene fosse innocente. Egli ha voluto morire per meritare a noi, nell' eccesso del suo amore, una vita im­mortale e beata, sottraendoci da una morte immortalmente infelice. Benediciamolo e rin­graziamolo di si ardente carità, onde noi dovremmo struggerci di riconoscenza, fa­cendo a lui sacrificio assiduo di tutto il no­stro essere in omaggio di amore e adora­zione alla sua sovrana grandezza, che si piace nella nostra picciolezza.

= Mirandolo in tale qualità di amico, ciascuno gli può dire i segreti tutti del cuore, seuoprendogliene tutte le proprie miserie e necessità, siccome a Colui che solo vi può arrecar rimedio dicendogli: 0 Amico del mio cuore, quegli che voi amate è infermol Visitatemi e guaritemi, poichè,io so che voi non potete insieme amarmi e lasciarmi nelle mie miserie.

« Deh quanto sono avventurate le ani­me sì perfettamente dimentiche di sè, da non avere più amore nè riguardo nè pen­

siero fuori di questo unico amico dei nostri cuori l Parmi che ogni altro pensiero ed oc­cupazione sia al tutto perdita di tempo.

« Questo divino Amore, che si posa sui nostri altari, ci predica unicamente amore, ci vuole riempire unicamente di amore, af­finchè per esso noi possiamo à lui nutrire 1' amore ch' egli .attende da noi. Amor forte che non si lasci punto abbattere; amor puro che ami-senza mischianza e senza interesse; amor crocifisso che non abbia godimento se non in patire per conformarsi al suo Di­letto; amor di preferenza, di oblio e di ab­bandono di sè, per lasciar fare a lui, ta­gliare, bruciare, annientare in noi tutto quello che gli dispiace, seguendo lui alla cieca, senza tènere a bada mirando e riflettendo a noi, per vedere ciò che facciamo.

O quanto è dolce e profittevole 1' a­mare questo Signore pieno di amore 1 È mai possibile che un cuore, a cui egli faccia in­teridere la, grande sua bontà ed amabilità, possa tenersi di amarlo e di lasciar tutto per abbandonarsi alla balia di, questo a­more l

11. Avvisi per ricavar frutti pratici dalla santa Eucaristia.

- Gittati spesso nelle braccia del l' amorosa provvidenza del sacro Cuore di Gesù Cristo, specialmente dopo la santa Comunione, commettendoti e abbandonandoti del tutto alla divina po­tenza del suo amore in tutto quello che a lui piacerà.

lo ti esorto di fare al Cuore amoroso di Gesù una intera donazione di tutto il tuo essere spirituale e corporale e di tutto quello che potrai fare o aver fatto, acciocché egli, dopo averti purificato e consumato quanto non è a lui gradito, ne disponga secondo il suo piacere.

« Piglia il cuor tuo, e come se lo avessi in mano, offerilo e consacralo al divin Cuo­re, acciocchè ti regni egli assolutamente, ti ammaestri ad amarlo perfettamente, a non dispiacergli mai volontariamente ed a portare la croce amorosamente.

« Io penso che darai molto contento al sacro Cuore di Gesù, quando a lui ti ab­bandonerai per modo che egli sia la vista dei tuoi occhi, 1' udito dei tuoi orecchi, la luce del tuo intelletto, le affezioni della tua volontà, tutta la ricordanza della tua me­moria e tutto 1' amore del tuo cuore; la­sciando a lui tare per te conforme il suo desiderio, senza riservare a te nient' altro fuorchè lo studio di piacergli, di amarlo sopra tutte le cose, sbandendo tutte le af­fezioni di amor proprio ed i riguardi a noi, che formano l’ostacolo alla operazione della grazia nell' anima nostra.

« Fa conto di essere la Sunamite, la sposa prediletta che onori la vita d' amore di Gesù Cristo nel santissimo Sacramento. Quindi devi por mente a renderti tutta pura ed innocente per piacere al divino Sposo, non avendo altro di mira in tutto quello che farai a lui donando il tutto senza ri­serva. Se vuoi ch'egli si doni a te e desi­deri gustare la dolcezza degli amorosi suoi intertenimenti, bisogna dar bando ad ogni riguardo umano.

Farai trentatrè comunioni spirituali ed una sacrarnentate in ammenda onorevole al sacro Cuore di Gesù Cristo, chiedendo per­dono di tutte le comunioni fatte malamente da noi e dai cattivi cristiani. Fa in maniera di non perdere punto comunioni, perocchè noi non potremmo arrecare gusto più grande al nostro nemico che ritraendoci da quello, che a lui toglie ogni potere sopra di noi.

« Ricordati di non mai disapprovare, nè accusare, nè, condannare altri fuori di te; a fine che la tua lingua, destinata alle lodi del Signore e si sovente da lui consa­crata, quando per essa viene al tuo cuore, non diventi lo strumento di Satana per av­velenare l'anima tua ».

III. Il Signore prova l'amore della sposa sua e le scopre alcuna cosa dei misteri che si compiono nelle anime dopo la Comunione.

- In certa occasione, racconta la Beata, il Signore mi disse « Figliuola, quale ameresti tu meglio, rice­vermi indegnamente e poi entrare in para­diso, o privarti della comunione a maggior mia gloria e poi vederti sotto i piedi l'in­ferno aperto per inghiottirti? Ma l'amore fece all'istante la scelta e la risposta; e nel più forte impeto del mio cuore io dissi: O Signor mio, aprite pure quell'abisso, e vedrete come il desiderio di glorificar voi mi vi avrà prestamente precipitata. Tanta era la pena che io sentiva in vedere cibato . indegnamente questo pane di vita, specialmente dappoichè egli mi diede a conoscere i mali trattamenti fattigli patire da un anima, nella quale io lo mirai come legato, posto sotto i piedi e dispregiato, ascoltandone le meste parole: Riguarda come mi trattano e mi vilipendono i pecca­tori! - Io lo veggo tuttavia in un cuore che resisteva all' amor suo, colle mani alle saccate orecchie e gli occhi serrati, dicen­do: Io non ascolterò punto ciò che mi dice costui, nè punto riguarderò alla sua miseria, affinché il mio Cuore non se ne commuova punto, e rimanga per lui insensibile, com’e­gli è per me.

Il Signor nostro, piacevasi anche talora in far conoscere alla Sposa privilegiata del suo Cuore il contento che gustava in altre persone; ed « una volta gliene fece veder tre che andavano a comunicarsi, dicendole: Io darò loro tre baci di pace, di amore, di confidenza ». - E vedendo il piacere che Gesù Cristo godeva entro queste sante anime, non si può dire quali trasporti di allegrezza ella ne provasse.

Esercizio della Santa per la Comu­nione spirituale.

- « Eterno Padre, io vi offro il mio intelletto, affinché impari a non conoscere altro che voi; dolce mio Gesù, io vi offro la mia memoria, affinché non si sovvenga che di voi; caritatevolissimo Spirito santo, io vi offro la mia volontà, affinché voi la riscaldiate ed accendiate del vostro divino amore. Ornate l'anima mia dei sette vostri doni e rendete me vostro tempio di purità; riempitemi delle vostre grazie e preparate il mio cuore a ricevere il mio Dio spiritualmente.

O Gesù mio divino, poichè i peccati miei mi rendono indegna di ricevervi nel mio cuore, ricevetemi voi nel vostro ed unitemi cosi perfettamente a voi che niente sia più valevole a staccarmene pure un momento. Inabissate la mia meschinità e mi­seria nella grandezza delle vostre miseri­cordie e trasformatemi tutta in voi, accioc­chè io viva solo di voi, in voi e per amore di voi. Venite adunque, oggetto unico che mi contenta, a prendere possesso di questo cuore che è vostro e non può rimanere un solo istante senza di voi.

Io vi ringrazio che vi siate compiaciuto donarvi spiritualmente all'anima mia: an­ch'io tutta mi dono a voi senza riserva, affinchè vi piaccia di fare in me tutto quello che voi desiderate sia fatto. Distruggete questo spirito di amor proprio; abbassate tutto ciò che s' innalza; annientate tutto ciò che a voi resiste.

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