La potenza liberatorie della lode!

In generale, la Chiesa ha sottovalutato l’importanza della lode. Sono numerosi quelli che ritengono che la lode sia un passatempo superfluo, mentre invece essa è la suprema occupazione degli angeli.
Se nel cielo é considerato importante mantenere un coro di lodi e di adorazione intorno al Trono, ciò significa che la lode ha un’efficacia reale e possente (Apocalisse 5:8-14). Tollererebbe Dio nel cielo un’attività futile e irrazionale? Consideriamo dunque alcuni aspetti pratici della lode.

1. La lode accresce la nostra personalità

Se la lode é il ministero più elevato tra gli angeli, essa deve, a maggior ragione, essere la nostra prima preoccupazione. La lode procura al nostro spirito il bene più grande. Riempie il nostro cuore di gioia abbondante, di felicità, e ci trasporta fino alla presenza gloriosa del nostro Dio.
Se la ribellione, l’odio, le ingiurie avviliscono e inquinano un essere umano, la lode e l’adorazione lo purificano e lo nobilitano. La persona che loda e adora viene trasformata progressivamente ad immagine del suo Dio.
“Quelli che Lo guardano sono illuminati” (Salmo 34:6). La lode, quindi, é l’attività più importante per ogni credente. Consente a Dio di operare in noi e pertanto di raggiungere il Suo scopo, che è quello di renderci simili a Suo Figlio.

2. La lode ricupera e mantiene l’equilibrio mentale

Uno dei più grandi effetti della lode é quello di distoglierci da noi stessi, per porre il Cristo al centro della nostra vita. Non si può nello stesso tempo lodare Dio ed essere preoccupati per sé stessi.
Nella lode, la nostra personalità ritrova il suo equilibrio. In questo modo tutte le tensioni e i conflitti interiori scompaiono. Non siamo più ossessionati dai nostri problemi. Ne risulta quindi una salute mentale migliore.
La lode ci porta a dimenticare noi stessi e, dimenticando noi stessi, ad aprirci alla vita in Cristo. Leggiamo nel Salmo 22 al versetto 4: Dio siede “circondato dalle lodi d’Israele”. Dio abita dunque in un’atmosfera costante di lodi. Giorno e notte, la moltitudine che si trova intorno al Trono dice: “Santo, santo, santo è il Signore, il Dio, l’Onnipotente, che era, che è, e che viene” (Apocalisse 4:8).
Dappertutto dove c’è uno spirito di adorazione, di riverenza e di lode, Dio manifesta la Sua presenza. La presenza di Dio e la lode sono intimamente legate. La lode attira la presenza di Dio e la presenza di Dio si manifesta in uno spirito di lode.

3. La lode é un’arma efficace contro Satana

Nella lode si manifesta la presenza di Dio che fa fuggire il diavolo. Satana non può dimorare nella presenza di Dio. E’ quindi allergico alla lode, e quando il popolo di Dio esalta e adora il Signore con tutto il suo cuore, Satana, disarmato, é legato e cacciato via.
Il segreto di una fede trionfante si trova nella lode: “Io invocai l’Eterno ch’è degno d’ogni lode e fui salvato dai imiei nemici” (Salmo 18:4).
Siccome la lode attira la presenza di Dio, essa è un’arma efficace contro gli attacchi del diavolo. David Wilkerson racconta a questo riguardo un incidente che rivela tutta la potenza della lode: “All’inizio del mio ministero tra i giovani drogati di New York City, incontrai un gruppo di teppisti all’angolo di una strada.
Si stavano preparando ad attaccarmi. Io continuai a camminare nella loro direzione pregando il Signore di ispirarmi e di proteggermi. Nel momento in cui sentii l’imminenza della loro aggressione, battei le mie mani e gridai: “Gloria a Dio!” Immediatamente il gruppo si disperse e fuggì via”.
Come mai una liberazione così rapida? L’unica spiegazione per quest’incidente é che gli spiriti maligni che animavano quei giovani furono presi dal panico, nel momento in cui il Signore era lodato dal Suo servitore.
Un’altra notevole esperienza é quella di un evangelista americano nello stato dell’indiana. Alla ricerca di un luogo solitario per poter meditare e pregare tranquillamente prima di una riunione, egli si recò in un campo, senza sapere che vi si trovava un toro molto pericoloso.
Improvvisamente l’animale si mise a caricarlo, e l’evangelista, cosciente del pericolo, gridò: “Gloria a Gesù!” Il toro si fermò di colpo nella sua folle corsa, si voltò e fuggì via.
Come spiegare anche in questo caso l’intervento divino? Dobbiamo pensare che Satana aveva inviato degli spiriti maligni per cercare di esercitare la loro influenza su quel toro ed incitarlo ad attaccare l’uomo di Dio, ponendo così fine alla sua campagna evangelistica.
Le esclamazioni di lode mettono effettivamente in rotta gli spiriti maligni. I nemici d’Israele subirono la stessa sorte in seguito alle lodi del popolo di Dio (2 Cronache 20:22).

4. La lode deve essere ininterrotta

La lode trionfante non é una lode occasionale o temporanea, la quale dipenda dai nostri sentimenti o dalle circostanze. La lode deve essere continua. Deve essere una vocazione, un nuovo modo di vivere.
“Io benedirò l’Eterno in ogni tempo; la Sua lode sarà sempre nella mia bocca” (Salmo 34:2).
“Lodate, o servi dell’Eterno, lodate il nome dell’Eterno Sia benedetto il nome dell’Eterno, ora e sempre! Dal sol levante fino al ponente sia lodato il nome dell’Eterno” (Salmo 113:1-3).
Ricordiamoci che in cielo il ministero di certi angeli é di lodare il Signore giorno e notte (Apocalisse 4:8).
Dio aveva dato al re Davide la rivelazione dell’importanza e della potenza della lode, e perciò questi aveva consacrato un esercito di 4000 Leviti, occupati unicamente a lodare il Signore (1 Cronache 23:5). Non facevano nient’altro!
Una delle ultime decisioni ufficiali del re Davide fu di organizzare un programma continuato di lodi. “Dovevano presentarsi ogni mattina e ogni sera per lodare e celebrare l’Eterno” (1 Cronache 23:30).

5. La lode é un sacrificio

Come possiamo offrire a Dio una simile lode? Il testo biblico di Ebrei 13:15 ce ne dà la chiave: “Per mezzo di Gesù offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè il frutto di labbra che confessano
il Suo nome!” Che cosa significa “offrire un sacrificio di lode? Un sacrificio sottintende l’idea di una messa a morte. Nell’Antico Testamento, a dover morire era un animale. Ma nel “sacrificio di lode” é il nostro “io” che deve essere sacrificato.
Dobbiamo dunque sacrificare o far morire le nostre opinioni, la nostra valutazione di ciò che è conveniente o no, nonché tutte le nostre concezioni personali, per lo dare Dio in ogni tempo, qualunque siano i nostri sentimenti o le circostanze.
“Il frutto di labbra significa che il sacrificio di lode non é completo,  se non é espresso. E’ imparando a lodare il Signore quando non ne abbiamo nessuna voglia, che la nostra lode diventa un sacrificio gradito a Dio.

6. La preghiera e la lode sono inseparabili
La preghiera e la lode sono le due ali della nostra vita spirituale. Ci consentono di elevarci fino alla stessa presenza di Dio. Se una di esse é trascurata, non possiamo entrare nella pienezza dello Spirito che Dio ha riservato per noi.
Noi abbiamo tutti la tendenza a trascurare la preghiera, ma abbiamo ancor più la tendenza a trascurare la lode. Quante riunioni di preghiera sarebbero trasformate e ritroverebbero una nuova unzione e una nuova potenza se i cristiani si mettessero a lodare il Signore!
La lode rivela il livello spirituale del cristiano. Satana teme la preghiera, ma ancor più la lode. La lode rallegra il cuore di Dio. Apre la porta della benedizione nella nostra esistenza terrena.
“Celebrino l’Eterno per la Sua bontà e per i Suoi prodigi in favore degli uomini! Offrano sacrifici di lode e raccontino le Sue opere con gioia!” (Salmo 107:21-22).
Non dimentichiamo che il Maestro ha detto: “Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto” (Matteo 4:10).
Notiamo l’ordine delle cose: l’adorazione viene prima del servizio; in altri termini, prima di essere dei “servi” dobbiamo essere degli “adoratori”. Il non far caso a questa priorità é spesso il motivo dei nostri fallimenti nel lavoro intrapreso per il Signore.
Un buon adoratore sarà sempre un buon servitore! Lodato sia l’Eterno!

Pubblicazione a cura: “Della voce del cristiano”
Tratto da realizzarsi in Cristo di: Samuel Hatzakortzianu

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